M: Bentornato, Discepolo.
D: Ciao, Maestro.
M: Com’è andata? Hai estratto il Succo delle esperienze che hai vissuto da quando ci siamo visti l’ultima volta?
D: Ci ho provato… e forse a volte ci sono anche riuscito. Ma in alcuni momenti non c’è stato proprio verso!
M: In quali momenti?
D: In quelli in cui ho provato disagio, fastidio e dispiacere per ciò che ho vissuto.
M: Da dove sono nate quelle sensazioni?
D: Non lo so, le ho provate e basta.
M: «Chi» le ha provate?
D: Io! Chi, altrimenti?
M: «Io» chi?
D: Io, il tuo Discepolo, il corpo che hai di fronte!
M: Il corpo che ho di fronte non è «il mio Discepolo». Guarda meglio.
D: La mia mente. Le ha provate la mia mente!
M: «La tua mente» non è te, Discepolo, ma non importa. Ne parliamo un’altra volta.
D: Va bene.
M: Tornando alle esperienze dolorose, da dove arriva quel dolore?
D: Da dentro, e non vorrei più sentirlo.
M: «Non vorrei più sentirlo» è l’origine della sofferenza.
D: Ma com’è possibile? Vorrei solo mandarlo via e non sentirlo mai più!
M: Quello che chiami «dolore» è Amore non riconosciuto. E se non lo riconosci, è solo perché gli resisti.
D: Ti seguo… e non ti seguo… Non riesco a capire tutto…
M: È normale, Discepolo. Se non sei riuscito ad estrarre il Succo dalle esperienze dolorose, è perché non le hai accettate.
D: Cosa significa che non le ho accettate?
M: Significa che ti aspettavi qualcosa di diverso, che hai idealizzato una realtà differente da ciò che poi è accaduto.
D: Si, è così, ma il dolore?
M: Il dolore è l’effetto della tua resistenza alle esperienze che non vorresti vivere.
D: Ho capito…
M: Non serve capirlo, occorre sentirlo. Se impari a sentire, ciò che senti diventa un in-segnamento che, la prossima volta, ti aiuta ad agire nel modo giusto.
D: Va bene, mi impegnerò per imparare a sentire.
M: Questa è l’attitudine giusta.
D: ☺️
M: Il dolore, però, così come tutte le altre emozioni che emergono, è effetto solo all’apparenza.
D: Stai dicendo che il dolore viene prima dell’esperienza dolorosa? Mi sembra il contrario…
M: Si, proprio così. Le cause di ciò che accade «fuori» sono sempre «dentro». Il dolore che hai dentro «attrae» esperienze dolorose. E questa è una benedizione!
D: No, Maestro… Con tutto il rispetto, ma questa è follia…!
M: 🤣🤣🤣
D: 😅
M: È «follia» per occhi che «non vedono».
D: Eccallà… 🙃
M: Non credere a ciò che dico. Verificalo. Però una cosa è importante fin da subito: considerare ogni difficoltà come una benedizione.
D: In che senso? Faccio fatica ad entrare in quest’ottica.
M: Tutto ciò che fa emergere sensazioni sgradevoli e indesiderabili è un’opportunità per integrare il «piombo interiore», come lo chiamano gli alchimisti, che altrimenti non saresti in grado di vedere.
D: E come integro?
M: Intanto prendendo un integratore per la memoria! Hai già dimenticato quello di cui abbiamo parlato nel primo incontro?
D: Uhm…
M: Siediti accanto al dolore, stai con lui, conoscilo senza nutrirlo, senza giudicarlo, senza rifiutarlo. Isola la parte di te che lo osserva e prova ad essere consapevole di questa parte e dello stesso dolore.
D: Si, ora ricordo… il discorso sull’incertezza…
M: Prendi l’abitudine di farlo in tutte le occasioni. All’inizio sarà meno semplice, ma è normale. L’importante è che ti impegni con costanza, che tutto parta da una forte intenzione.
D: Va bene, lo farò.
M: Se lo fai, lo fai per te. Io ti sto solo offrendo la Conoscenza che ho acquisito. Puoi usarla o gettarla ai porci. Se però scegli la seconda opzione, ci salutiamo per sempre. Ti sia chiaro questo.
D: Si, Maestro, te ne sono grato. Mi impegno a non tradire la fiducia che riponi in me.
M: Per oggi è tutto, Discepolo. Da questo momento, impegnati a vivere senza aspettativa e a riconoscere le aspettative che fanno emergere il «piombo» e che materializzano tutte le esperienze «difficili» che vivi.
D: D’accordo. Inizio subito. ☺️
M: Addio.
D: Addio… 🥲
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