M: Ben ritrovato, Discepolo.
D: Buongiorno, Maestro, temevo di non rivederti più…
M: Il timore è importante, ma adesso non importa. Hai riletto la trascrizione del nostro ultimo incontro?
D: Si, e mi sono impegnato innanzitutto a sentire l’IO «fuori dal tempo» di cui mi hai parlato.
M: E come l’hai sentito?
D: Beh, prima ho provato a definirlo, a descriverlo… ma poi mi sono accorto che in questo modo lo perdevo…
M: Interessante… Poi?
D: Poi ho realizzato che per sentirlo dovevo solo «esserlo»… Non so come spiegarti. Ho cominciato a pronunciare «io… io… io…» e ogni volta sentivo di esistere oltre il mio corpo e il mio nome, come semplice esistenza…
M: Facciamo progressi, Discepolo.
D: Che gioia, Maestro… Vorrei manifestartela, ma le parole non basterebbero…
M: Non farti venire strane idee, giovanotto… Continuiamo.
D: ☺️☺️☺️… ok.
M: Cosa succede se questa «gioia», come la chiami tu, non la esprimi?
D: Beh, sento questa bella sensazione dentro, ma è come se non mi bastasse sentirla. Vorrei esternarla.
M: E da cosa deriva, secondo te?
D: Sono contento di non averti deluso e di essere stato bravo! ☺️
M: Quindi «dipende» da qualcosa… cioè è condizionata.
D: Si… in effetti si… A questo non avevo pensato.
M: Se ti fai trasportare dalle onde delle emozioni, ti cullerai nella bonaccia… ma ti deprimerai durante la tempesta!
D: Posso chiederti di essere più chiaro?
M: Punto primo: il piacere condizionato non è la gioia dell’Essere. Quella che tu chiami «gioia» è solo il tuo bisogno di approvazione soddisfatto. Un «demone interiore» che è contento di mangiare.
D: … 🤨
M: Punto secondo: se ti lasci coinvolgere dalle emozioni, cioè perdi contatto con l’IO SONO, sarai una marionetta nelle loro mani… e potrai fare qualunque cosa… qualunque… per poi chiederti come sia stato possibile…
D: … 🤨🤨
M: Comprendo la difficoltà, ma seguimi. La Via, l’unica Via, è VIVERE AL CENTRO… anche durante gli spostamenti in «periferia»!
D: … 🤨🤨🤨
M: 😀😀😀
D: 😅😅😅
M: L’ultima volta abbiamo parlato delle stelle e delle stalle, ricordi?
D: Si, certo.
M: Tra le stelle e le stalle, c’è il CENTRO. Più ti allontani da esso verso le stelle, più ti allontanerai da esso verso le stalle. È una legge universale. È la Legge di Equilibrio o Compensazione.
D: Si… ridurre la distanza tra felicità e tristezza… ricordo…
M: Immagina un cerchio con un punto al centro. Tu sei il punto. Sulla circonferenza, invece, ci sono tutti i «ruoli» che rivesti nella vita.
D: Ok…
M: Le tue azioni possono partire dal Centro, cioè da quell’IO immutabile di cui abbiamo parlato, oppure dalla periferia (la circonferenza), cioè da uno dei tanti «falsi io», ciascuno dei quali è dotato di una personalità propria.
D: Ok, si, ma come la riduco la distanza di cui parli?
M: Non perdendo mai il contatto col Centro. Se agisce «discepolo triste» (che è in periferia, sulla circonferenza), prima o poi toccherà a «discepolo felice». E l’intensità della tristezza e della felicità dovranno per forza bilanciarsi.
D: Più vado su… più vado giù…?
M: Proprio così. Se però resti al Centro, cioè ti ricordi di sentire di esistere più spesso che puoi, riuscirai a VEDERE «discepolo felice» e «discepolo triste». Mi segui?
D: Si, molto… e mi meraviglio di me! 😅 Ma… una volta che li ho «visti»?
M: Se li vedi, hai il potere di non cadere nel loro dominio. In ogni momento sei controllato da forze che agiscono nell’oscurità, nella parte di te che non riesci a vedere.
D: 😳
M: Sei stupito? Hai paura? Cos’è quella faccia?
D: Un misto… paura e stupore…
M: Approfittane! Entra nell’IO-SONO (l’io-immutabile) e resta in loro compagnia… Siediti accanto alla paura e allo stupore… Potresti stupirti di veder svanire la paura!
D: Che figo che sei, Maestro!
M: Ti esalti per così poco? Entra nell’IO-SONO e osserva l’esaltazione! 😀
D: 🤣🤣🤣
M: Per oggi basta così, Discepolo.
D: Va bene, Maestro. Grazie… ❤️
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