Il Giudice e la Vittima: i tuoi peggiori nemici!

Il Giudice e la Vittima - I tuoi peggiori nemici!

Tra i tanti “io” che costellano la tua personalità/ego, ne puoi osservare due in particolare – il Giudice e la Vittima – che puoi tranquillamente considerare come i maggiori responsabili della divisione interiore del tuo Essere.

Cosa sono il Giudice e la Vittima?

Il Giudice e la Vittima sono entità energetiche parassitarie che hai lasciato nascere, crescere e sviluppare dentro di te, assecondando la loro cupidità.

Il loro desiderio più grande, come quello di ogni altra frammentazione egoica, è SOPRAVVIVERE… e per farlo devono nutrirsi della sostanza energetica di cui essi stessi sono fatti.

Il Giudice e la Vittima trovano quindi il loro nutrimento nel GIUDIZIO e nella LAMENTELA.

Il tuo obiettivo primario – come Anima sul Sentiero del Risveglio – deve essere liberarti di loro, cioè far morire di fame queste entità parassitarie primarie.

Ma come depotenziare – fino a porre sotto il proprio controllo – il Giudice e la Vittima?

A parole è molto semplice (nei fatti un po’ meno, ma ci si riesce): occorre eradicare da sé stessi il Giudizio e la Lamentela, cioè il cibo – rispettivamente – del Giudice e della Vittima.

Mettendo in pratica – per lungo tempo – le intenzioni spirituali del “non giudizio” e della “non lamentela” (intenzioni spirituali n. 4 e n. 3), otteniamo proprio questo risultato.

Prima di stilare una lista di passi pratici da compiere per dominare il Giudice e la Vittima, vediamo il funzionamento di entrambi.

Il Giudice e la Vittima – Cos’è e come agisce il Giudice Interiore

Come detto, il Giudice Interiore è un’entità energetica autonoma che si nutre dell’energia prodotta dai giudizi che si formano nella tua mente. Tali giudizi sono ancora più ricchi di nutrimento nel momento in cui vengono espressi verbalmente, e ancora di più se nel farlo vengono condivisi con altre persone.

Mi spiego meglio con un esempio.

Mentre passeggi per strada, vedi un tizio vestito in modo bizarro e ti accorgi che dentro di te si è manifestato il pensiero “Guarda come si è vestito quello!“.

A questo punto si presentano diversi scenari:

  1. Ti accorgi del pensiero, ti inebri della sua fragranza giudicante e non riesci a resistere al desiderio di manifestarla a parole (soddisfi, cioè, l’impellente necessità di dichiarare al mondo cosa pensi).
  2. Ti accorgi del pensiero, continui ad esprimerlo solo mentalmente, ma ti lasci subito contagiare dal senso del giudizio che questo si porta dietro, avvertendolo come sensazione interiore.
  3. Ti accorgi del pensiero (che non è stato generato da TE, anche se forse credi il contrario), lo osservi, te ne distacchi, lo spogli di ogni connotato emozionale (osservando anche questo) e lasci che rientri in modo naturale.

Entrando più in profondità nei singoli scenari:

  • Il punto 1 è uno stadio di totale addormentamento, nel quale cedi il tuo potere interiore al Giudice in cambio di illusorie sensazioni interiori di “piacere” (di cui si nutre soltanto lui).
  • Il punto 2 mostra uno stato interiore in cui si alternano veglia (quasi sempre casuale, cioè non voluta) e sonno.
  • Il punto 3 è la meta a cui occorre necessariamente giungere attraverso un Lavoro su di Sé fatto di Presenza ed Auto-Osservazione costanti: sei sul Sentiero del Risveglio, Consapevolmente;

Sul primo scenario occorre ribadire che, se si condivide il giudizio con altri interlocutori, la “pappa” del Giudice è ancora più succulenta!

Vediamo adesso il meccanismo d’azione dell’entità parassitaria della Vittima Interiore.

Il Giudice e la Vittima – Cos’è e come agisce la Vittima Interiore

La Vittima Interiore è anch’essa un’entità energetica parassitaria che si è accasata dentro di te e che, a differenza del Giudice Interiore, rivela un fatto significativo: hai ceduto il tuo Potere Interiore al mondo “esterno”.

Quando ti lamenti, infatti, stai cercando responsabili all’esterno di te. Non ti stai, quindi, assumendo la Totale Responsabilità per tutto ciò che ti accade. In questo modo consegni le chiavi del tuo Regno Interiore ad altre entità, persone e situazioni (puoi approfondire scaricando subito l’e-book Le 7 Intenzioni Spirituali, un dono per gli iscritti alla Lista dell’Anima).

La Vittima Interiore si manifesta tutte le volte che (secondo te) “ti va storto qualcosa” e cominci a lamentarti.

Ecco un semplice esempio.

Stai dormendo, devi essere al lavoro alle 8:00, la sveglia non suona… e te ne accorgi alle 7:45!

Anche in questo caso sono possibili diversi scenari:

  1. Ti innervosisci e cominci ad imprecare contro tutto e tutti (ma soprattutto contro la sveglia che ha colpevolmente smesso di funzionare), cominciando ad agire in preda alla fretta e preoccupandoti delle conseguenze del tuo ritardo. Questo atteggiamento, quasi certamente, indirizzerà negativamente l’intera giornata.
  2. Fai tutto ciò che è descritto nel punto 1, ma senza manifestare nulla all’esterno.
  3. Ti accorgi del nervosismo, della fretta e del disagio interiore emerso, e resti in ascolto, cercando di conservare la lucidità per recuperare più tempo possibile e salvare il salvabile, senza preoccuparti di nulla che non sia nel tuo potere in quel preciso momento.

Vediamo meglio i singoli casi:

  • Nel caso 1 sei in uno stato di totale addormentamento, in completa balia della Vittima Interiore e degli altri Demoni Interiori che emergono con lei.
  • Nel caso 2 sei nella stessa condizione del caso 1, con la differenza che con molta probabilità stai reprimendo, e questo non è un atto interiore auspicabile. A quel punto è meglio sfogarsi e buttar fuori il Fuoco che non riesci a gestire interiormente (caso 1).
  • Nel caso 3 sei un chiaro esempio di Anima sul Sentiero del Risveglio che lavora su di sé cercando di trasformare il piombo in Oro, l’ombra in Luce. Anche in questo caso, però, se ti accorgi che l’osservazione diventa repressione, è opportuno che ti liberi del Fuoco Emotivo, esternando ciò che provi.

Quest’ultima raccomandazione racchiude un principio molto importante:

Quando ti Auto-Osservi, oltre a non esplodere (esternare con forza), non devi neanche implodere (seppellire l’ombra), nel modo più assoluto.

L’Osservazione distaccata non è repressione e deve essere Gentile, Sana e a Cuore Aperto, cioè amorevole e accogliente.

Non puoi reprimere il Giudice, la Vittima o qualunque altro Demone Interiore perché, così facendo, li rafforzeresti e danneggeresti – più o meno significativamente – i tuoi corpi inferiori!

Ora che abbiamo conosciuto meglio il Giudice e la Vittima, vediamo come agire praticamente per renderli nostri servitori, invertendo i ruoli e tornando ad essere Padroni del nostro Regno Interiore.

Prima di tutto ricorda che:

  • Quando il Giudice Interiore diventa tuo servitore, il Giudizio si trasforma in Discernimento;
  • Quando la Vittima Interiore diventa tua servitrice, la Lamentela si trasforma in Assunzione Totale di Responsabilità (100%).

Come riportare sotto il proprio controllo il Giudice e la Vittima

Il Giudice e la Vittima sono due ossi duri e sono certamente tra gli ostacoli più grandi alla deframmentazione del nostro Essere, proprio perché, con la loro azione, contribuiscono a frammentarlo ulteriormente.

Se vuoi rimettere insieme tutte le parti del tuo Regno Interiore, il Giudice e la Vittima devono essere assolutamente posti sotto il tuo controllo.

Ecco un processo operativo derivato dagli step pratici che applico quotidianamente su di me.

  1. Sii Presente a te stess@, Osservando i processi interiori del Corpo Mentale e del Corpo Emotivo. Questo significa che devi fare attenzione a ciò che pensi e alle emozioni che provi.
  2. Applica l’Auto-Osservazione – così come spiegato nel punto 1 – soprattutto nei momenti successivi ad uno stimolo esterno che possa far emergere il Giudice o la Vittima (vedi gli esempi della sveglia e del tizio stravagante).
  3. Nel momento in cui ti accorgi della presenza del Giudice o della Vittima, quando cioè stai per giudicare o per lamentarti di qualcosa o qualcuno, separa immediatamente il messaggero (stimolo) dal messaggio (il pensiero giudicante e soprattutto la carica emotiva che lo accompagna).
  4. Resta Presente al giudizio e alla lamentela (incluse le relative cariche emotive), fino a quando il Giudice e la Vittima non siano più percepibili consciamente.

Come puoi vedere, i punti cardine del Lavoro su di Sé sono sempre l’Auto-Osservazione e la Presenza sull’Emozione, oltre che su Corpo Mentale e Corpo Fisico.

L’importante è prendere coscienza di queste entità.

Il Giudice e la Vittima sono entità reali che ti abitano e che, nel tempo, hanno preso il sopravvento, diventando tuoi padroni.

Lavorando ininterrottamente nel modo indicato ed applicando quotidianamente le 7 Intenzioni Spirituali, sovvertirai questa gerarchia e sarai TU, alla fine, l’unico vero padrone e Sovrano Interiore.

Anima sul Sentiero
Sii la Fiamma che arde nella notte.

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